Il Monferrato degli Infernot, con la sua affascinante rete di cantine scavate nella pietra, è un vero e proprio tesoro nascosto nelle profondità della terra del Piemonte. Queste camere sotterranee, create con dedizione e abilità artigianale, sono un esempio straordinario di come l’uomo possa adattarsi e utilizzare le risorse naturali per migliorare la qualità della vita. La Pietra da Cantoni, materiale da cui sono scolpiti gli Infernot, testimonia la storia geologica di questa regione, ricordandoci che il Monferrato era un tempo sotto il mare. La costante temperatura e umidità degli Infernot offrono condizioni ideali per la maturazione e conservazione del vino, una pratica che si lega intimamente alla cultura e alla tradizione vitivinicola del territorio. Ogni Infernot, con le sue caratteristiche uniche, è una cattedrale sotterranea dedicata al vino, dove il tempo sembra fermarsi e i sapori si intensificano. Le diverse tipologie di Infernot, dalle monocamera alle multicamera, riflettono la diversità e la ricchezza di questa terra e delle sue genti.
La bellezza degli Infernot non è solo funzionale ma anche estetica, con finiture che variano dal liscio al rustico, e decorazioni che spesso includono elementi scultorei.
Non sono solo luoghi di conservazione ma anche di incontro, dove la comunità si riunisce per celebrare la vita e la condivisione.
Il tavolo di pietra, presente in alcuni Infernot, è simbolo di ospitalità e convivialità, elementi fondamentali dell’identità piemontese. La designazione UNESCO dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte come Patrimonio Mondiale dell’Umanità riconosce non solo la bellezza naturale e culturale di questi luoghi, ma anche l’importanza della conservazione e della trasmissione di queste tradizioni alle future generazioni. Gli Infernot sono un patrimonio da preservare, studiare e ammirare, rappresentando un legame indissolubile tra passato, presente e futuro, tra la terra e chi la coltiva, tra la natura e l’arte umana.